• Year of manufacture 
    4/1968
  • Motorcycle type 
    Street
  • Condition 
    Used
  • Colour  
    Other
  • Location
    Italy
  • Performance 
    53 BHP / 54 PS / 40 kW
  • Engine size (cc) 
    650

Description

(English text below)

 La prima delle due motociclette BSA proposte è una Spitfire MkIV, ultima versione prodotta della serie, con allestimento Clubman. Si trattava di una vera e propria rarità in Italia: il proprietario ricorda bene quando questo esemplare venne visto la prima volta in un noto bar di Bologna con in sella il suo primo proprietario, grande appasionato di motori.

 

Era una moto di prestigiosa, da intenditori, rarissima che il proprietario inseguì per anni e, una volta recuperata sull’appennino bolognese, affidò alle mani esperte di Mick Page “Burton Bike Bits”, il quale ha portato in Inghilterra tutte le casse contenenti la moto e l’ha riportata a Bologna una volta ultimato un restauro di altissimo livello con allestimento Clubman che comprende: sellino monoposto, leve in alluminio, manubrio basso e scarico due in uno Gold star. Una rarità della Mark IV sono i cerchi Borrani, ancora presenti, restaurati, sulla moto. Il serbatoio originale in vetroresina viene conservato e consegnato con la moto, sulla quale si è preferito montare un serbatoio in alluminio.

 

La moto conserva la sua targa ed il libretto originali, con provincia Bologna. Presto maggiori dettagli. 

 

Il Mark IV Spitfire del 1968 fu l'ultimo anno di produzione degli Spitfire "Mark", una straordinaria bicilindrica sportiva stradale, di chiara tradizione britannica. I carburatori Concentric vennero combinati con freni anteriori a doppia ganascia e l’accensione Lucas regolabile indipendentemente per un avviamento e una messa a punto più facili. La potenza del motore aumentò a 53 CV (40 kW). 

Le modifiche di cui sopra, oltre ad alcuni miglioramenti al sistema di lubrificazione, regalavano alla Mark IV una velocità massima di circa 115 miglia all'ora: era tra le moto di produzione più veloci al mondo del suo tempo.

 

Furono prodotti un totale di 1291 Spitfire dell'anno modello 1968, senza contare i 478 Spitfire "ibridi" del 1968 che hanno numeri di telaio dell’anno modello 67. Gli "ibridi" furono consegnati da marzo a maggio 1968 verso la fine dell'anno modello 1968.

La seconda BSA proposta è una Firebird Scrambler del 1968, unico anno di produzione con il doppio scarico alto sui due lati. La moto è stata integralmente curata da Mick Page “Burton Bike Bits” che ha curato un restauro nel pieno rispetto dell’originalità. Fianchetti e serbatoio sono in vetroresina, le viti sono in pollici. 

 

La moto ha targa inglese e viene venduta con ricevuta di vendita da privato. 

 

La BSA Firebird Scrambler è l’ultima moto dual-sport, l’ultima introdotta e probabilmente l’ultima variazione sul tema. Quando questo modello Firebird Scrambler apparve sulle coste americane nel 1968 si lavorò molto sulla comunicazione per promuoverla, l'unico problema era che la moto costava ben 1.360 dollari e lo studente universitario in difficoltà poteva acquistare uno scrambler giapponese 350 per molti meno soldi, le cui prestazioni non erano poi così diverse.

 

Il primo anno, la BSA realizzò solo 250 di questi Firebird, quasi tutti destinati agli Stati Uniti, con quelle decalcomanie sul pannello laterale che mostravano le bandiere americane e britanniche incrociate.

 

Questo modello deriva dalla Spitfire Hornet che fece la sua presenza a metà anni ‘60, senza luci né marmitte, con i tubi di intestazione che arrivavano all'altezza della vita su ciascun lato del motore. Poi quel nome fu diviso in due modelli, con la Spitfire che era la comoda moto da strada, con un grande serbatoio da 5 galloni, popolare tra i ragazzi delle race-replica, mentre la Hornet era la scrambler fuoristrada, con un serbatoio molto più piccolo e nessun servizio legale come luci, clacson o marmitte.

Qualcuno però disse: "Abbiamo ancora bisogno di uno scrambler da strada". E nacque così la Firebird Scrambler, con quei due tubi e una protezione minima per le gambe. Forcella con cuffia, freno anteriore a doppia ganascia, carburatori Amal Concentric da 32 mm, serbatoio in fibra di vetro da 3 galloni e pedane pieghevoli. La fabbrica dichiarava circa 55 cavalli di potenza; non male per una moto che pesava 181 chili con un litro di benzina nel serbatoio. Presto maggiori dettagli. 

  

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 The first of the two BSA motorcycles proposed is a Spitfire MkIV, the last version of the series produced, with Clubman setup. At the time it was a real rarity in Italy: the owner remembers well when he saw this example for the first time; the first owner - a great motor enthusiast - was riding it uphill toward a well-known bar in Bologna. Everybody was looking at that beauty, never seen before.

 

It was a prestigious, connoisseurs', extremely rare motorbike which the owner pursued for years and, once recovered in the Bolognese hills, entrusted the expert hands of Mick Page "Burton Bike Bits": he brought all the boxes containing the parts of the motorbike to England and brought it back to Bologna once a top level restoration was completed with Clubman setup which includes: single-seater saddle, aluminum levers, low handlebars and two-in-one Gold star exhaust. A peculiarity of the Mark IV were the Borrani wheels, still present in this example, perfectly restored. The original fiberglass tank will be delivered with the motorcycle, on which it was decided to mount an aluminum one.

 

The motorbike keeps its original license plate and registration document. Soon more details.

 

The 1968 Mark IV Spitfire was the last year of the 'Mark' Spitfires made, an extraordinary twins sports street-legal motorcycle, typically british. Concentric carburetors were combined with twin-leading-shoe front brakes and independently adjustable Lucas ignition points for easier starting and tuning. Engine power output was increased to 53 bhp (40 kW). The above changes plus some improvements to the lubrication system bumped yielded a top speed of approximately 115 miles per hour. It was easily among the world’s fastest production bikes of its time.

 

A total of 1291 true 1968 model year Spitfires were produced, not counting the 478 'hybrid' 1968 Spitfires that have 1967 style numbers. The 'hybrids' were dispatched in March to May 1968 near the end of the 1968 model year.

 The second BSA proposed is a 1968 Firebird Scrambler, the only year of production with the high double exhaust on both sides. The bike has been completely restored by Mick Page "Burton Bike Bits" who did a deep work with full respect for the originality. Side panels and tank are in fibreglass, screws are in inches.

 

The motorbike has an English license plate and is sold with a private bill of sale. Soon more details.

 

The BSA Firebird Scrambler, its latest - and arguably best - variation on the theme Dual-sport bikes. When this Firebird Scrambler model showed up on American shores in 1968, BSA worked a lot on ad campaigns, cause it costed a healthy $1,360, and the struggling college student could buy a Japanese 350 scrambler for a lot less money, the performance of which was not all that different.

The first year, BSA made only 250 of these Firebirds, almost all of which went to the United States, with those side-panel decals showing the crossed American and British flags.

 

The Firebird Scrambler derives directly by the Spitfire Hornet model, with no lights and no mufflers, header pipes coming waist high on each side of the engine. Then that name was split into two models, with the Spitfire being the hot street bike, with a big 5-gallon tank, popular among the race-replica boys, while the Hornet was the off-road scrambler, with a much smaller tank and no street-legal amenities like lights, horn or mufflers.

Somebody said, "We still need a street scrambler." And was born the Firebird Scrambler, with those two pipes and minimal leg protection. Gaitered fork, double-leading-shoe front brake, 32mm Amal Concentric carburetors, 3-gallon fiberglass tank, folding footpegs a pretty package. And the factory was claiming some 55 horsepower at 6,800 pm. Not bad for a bike that weighed 400 pounds with a gallon of gas in the tank.


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